Trascodifiche

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La tabella delle trascodifiche è, insieme alla tabella delle mappature, il cuore del sistema di federazione/import.

Il sistema delle transcodifiche infatti, oltre a rispondere alle esigenze di transcodifica tipiche di un sistema di importazione, funge anche da ”registro di federazione”, cioè permette la registrazione della proprietà di un dato per una certa applicazione registrata.

 

Tra le particolarità del sistema di trascodifica/registro, segnaliamo la possibilità di specificare  il tipo di trascodifica che può essere manuale o automatica.

 

Trascodifica manuale: in questo caso sarà cura dell’utente specificare, per ogni valore di origine, il valore corrispondente sulla tabella interna di IAF.

Questo tipo di trascodifica può essere molto utile su tabelle poco popolate (es. codici IVA) quando i dati provenienti da più applicazioni registrate devono convergere sui dati di un tabella condivisa (no-xxx) di IAF: in questo caso infatti l’utente, dopo aver caricato manualmente la tabella condivisa su IAF (es. i codici IVA), potrà mappare (trascodificare) manualmente i dati provenienti da più applicazioni registrate (es. più aziende di uno stesso AdHoc, dove i codici IVA sono una tabella xxx e dove, probabilmente, sono state usate codifiche diverse per codici IVA ”uguali”). Prevedere un apposito messaggio di errore nel caso in cui il valore di origine arrivato su XML non sia ancora presente tra le trascodifiche esistenti (a meno che non venga utilizzata una funzione di convergenza … tra poco sarà introdotto anche questo concetto).

 

Trascodifica automatica: in questo caso all’arrivo di un dato da XML (valore di origine), il sistema verificherà l’esistenza della corrispondente trascodifica; se non trovata, non verrà visualizzato un messaggio di errore ma sarà generata automaticamente la nuova codifica (a meno di funzioni di convergenza), che potrà essere creata con un autonumber o, più in generale, mediante una funzione di codifica in grado di calcolare il codice interno di IAF sulla base di considerazioni del tutto parametriche (la funzione è in grado di vedere, oltre che le tabelle di IAF, anche tutti i valori dell’entità entrante su file XML).

 

Altra particolarità di questo sistema è rappresentato dalla possibilità di indicare una funzione di convergenza delle codifiche: mediante questa funzione (opzionale), il sistema è in grado di associare automaticamente una codifica originale ”nuova” ad una codifica interna esistente, evitando in tal modo la duplicazione delle informazioni in IAF.

 

La tipica funzione di convergenza è quella che può essere utilizzata nell’import di aziende/clienti: in questo caso infatti, se IAF sarà federato con più applicazioni esterne (si ricorda che, nel caso di AdHoc, ogni azienda ”xxx” rappresenta un’applicazione esterna registrata) sarà pressoché certo che ogni applicazione invierà le proprie anagrafiche aziende con una propria codifica diversa da quella delle altre applicazioni federate: per evitare la ennuplicazione delle aziende in IAF (in ba_contact), prima di creare una nuova azienda il sistema può usare una funzione di convergenza per verificare, ricercando l’azienda per partita IVA o codice fiscale o con altro criterio, se il dato (l’azienda) appena giunto può convergere su un dato (un’azienda) già esistente.

 

Altro esempio si può fare con l’import delle banche: in questo caso la funzione di convergenza potrebbe ricercare l’esistenza di una certa banca tramite ABI e CAB, facendo convergere in questo modo tutte le banche ”esterne” su un unico set di banche ”interne” a IAF.

 

In sintesi:

Trascodifica manuale: Dato un valore da trascodificare di una certa applicazione registrata, il sistema verifica se tale valore è già presente tra le trascodifiche esistenti (per quella applicazione registrata).

Se il valore è presente viene restituita la codifica interna.

Altrimenti viene attivata l’eventuale funzione di convergenza: se la funzione individua una codifica della tabella di destinazione associabile al valore entrante, viene creato un nuova trascodifica per associare il valore entrante alla codifica individuate; altrimenti il sistema restituisce un errore (impossibile individuare la codifica...).

 

Trascodifica automatica: Dato un valore da trascodificare di una certa applicazione registrata, il sistema verifica se tale valore è già presente tra le trascodifiche esistenti (per quella applicazione registrata).

Se il valore è presente viene restituita la codifica interna, altrimenti viene attivata l’eventuale funzione di convergenza.

Se la funzione di convergenza individua una codifica della tabella di destinazione associabile al valore entrante, viene creato un nuova trascodifica per associare il valore entrante alla codifica individuate (per l’applicazione registrata corrente).

Se la funzione di convergenza fallisce, viene creata una nuova codifica, che potrebbe essere un autonumber oppure un codice determinato dalla funzione di codifica.